Siamo partiti da una estancia a Las Orquetas, dove abbiamo pernottato, che sembrava la residenza della famiglia Addams per l’arredamento e lo stile degli interni. Un’estancia che sorge in mezzo alle immense pianure con poca vegetazione che diventa rigogliosa solo in prossimità dei corsi d’acqua.
….lunga e diritta correva la strada… come cantava Guccini! qui in Argentina le strade hanno pochissime curve, sono lunghe e dritte e si perdono nell’orizzonte della pianura.
Oggi abbiamo percorso quasi 120 km per raggiungere Gobernador Gregores, su strada completamente asfaltata. Non eravamo più abituati ad una strada così liscia e scorrevole dopo tanti km di ripio.
Su queste strade il vento la fa da padrone! Siamo partiti solo in 4, perché gli altri 2 avevano le ruote bucate e siamo rimasti senza camere d’aria di scorta dopo l’avventura sul passo Mayer e le numerose bucature.
Più che una tappa in bici, abbiamo fatto una regata di vela con vento in poppa per quasi tutto il percorso che ci ha permesso di percorrere i 120 km in 3 ore e mezza. Tempi da veri professionisti!
Vento con direzione costante e con le poche curve la direzione della strada cambiava e il vento ci colpiva di traverso e a volte procedevano di bolina.
Lungo la strada abbiamo incrociato solo qualche camion e qualche guanaca ( lama guanicoe) che correva sulla pianura saltando con eleganza i recinti che incontrava sul suo passo. Mi sono chiesto: ma dove corre quel lama solitario? Ma Dove sta andando se intorno a lui non c’è anima viva… eppure non ne ho visto uno fermo a pensare dove andare, corrono e basta…forse perché sono vanitosi e sanno bene che sono uno spettacolo vederli correre. La corsa elegante dei lama è un mix affascinante di grazia e robustezza, un movimento che incanta per la sua fluidità e naturalezza.
Alla fine siamo arrivati nel piccolo villaggio di Gobernador Gregores a fine mattina con poca fatica e abbronzati da un bel sole.