ARRIVO A COYHAIQUE

28 novembre 2024

Siamo partiti stamattina un po’ tardino (alle 11) per aspettare che spiovesse un po’, ma invano. Alla fine siamo partiti con la pioggia dalla cabaña (Refugio Macales) e abbiamo percorso 58 km per raggiungere la città di Coyhaique.

In effetti è stata una tappa semplice di trasferimento a Coyhaique, una città di 50.000 abitanti della regione di Aysén, dove ci fermeremo 2 giorni, prima di cominciare il tour de force sul ripio fino a O’Higgins. Qui vicino domani andremo alla ricerca della mitica TRAPANANDA.

Abbiamo fatto amicizia con un cane che ci ha seguito zompettando a bordo strada per 5 km.

Anche oggi abbiamo potuto ammirare una vegetazione fantastica: alberelli con fiori rossi (chilco) e con i fiori gialli (retama amarilla) e i fiori viola (lupino). Finalmente abbiamo capito che le grandi foglione verdi, che spesso vediamo a bordo strada, è rabarbaro.

Un aspetto del paesaggio che nelle puntate precedenti non abbiamo evidenziato è la continua presenza di rii, fiumiciattoli, cascate: un territorio con tanta acqua. E ci mancherebbe, visto quanto piove e quanta acqua ci stiamo prendendo in bici. Pensate, novembre è uno dei mesi dell’anno in cui piove meno!

Ora siamo a Coyhaique, Nicola e Sebastián dormono in camper per cominciare a provare la vita dura che ci aspetta nell’area più a sud della Patagonia, detta La fine del mondo.

Partenza alle 11 dalla cabaña

Abbiamo fatto amicizia con uno dei tanti cani che ci ha seguito per 5 km

Una bella cascata a bordo strada
Sulla strada di Trapananda... Verso Coyhaique
Piante di rabarbaro
Il solito paesaggio colorato dai fiori gialli e viola
Tipiche cabañas di legno colorate della Patagonia
Vista dall'alto di Coyhaique
Ci siamo anche noi nel paesaggio!
Altra foto di gruppo con la cascata dietro
Ancora tanta fantastica vegetazione

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