Siamo partiti stamattina un po’ tardino (alle 11) per aspettare che spiovesse un po’, ma invano. Alla fine siamo partiti con la pioggia dalla cabaña (Refugio Macales) e abbiamo percorso 58 km per raggiungere la città di Coyhaique.
In effetti è stata una tappa semplice di trasferimento a Coyhaique, una città di 50.000 abitanti della regione di Aysén, dove ci fermeremo 2 giorni, prima di cominciare il tour de force sul ripio fino a O’Higgins. Qui vicino domani andremo alla ricerca della mitica TRAPANANDA.
Abbiamo fatto amicizia con un cane che ci ha seguito zompettando a bordo strada per 5 km.
Anche oggi abbiamo potuto ammirare una vegetazione fantastica: alberelli con fiori rossi (chilco) e con i fiori gialli (retama amarilla) e i fiori viola (lupino). Finalmente abbiamo capito che le grandi foglione verdi, che spesso vediamo a bordo strada, è rabarbaro.
Un aspetto del paesaggio che nelle puntate precedenti non abbiamo evidenziato è la continua presenza di rii, fiumiciattoli, cascate: un territorio con tanta acqua. E ci mancherebbe, visto quanto piove e quanta acqua ci stiamo prendendo in bici. Pensate, novembre è uno dei mesi dell’anno in cui piove meno!
Ora siamo a Coyhaique, Nicola e Sebastián dormono in camper per cominciare a provare la vita dura che ci aspetta nell’area più a sud della Patagonia, detta La fine del mondo.
Abbiamo fatto amicizia con uno dei tanti cani che ci ha seguito per 5 km