Dobbiamo fare 113 km ma sono previsti temporali.
Partiamo alle 8 perché vogliamo anticipare la perturbazione.
Va bene per 50 km ma poi si scatena il tempo: vento a 50 km orari e pioggia.
Dopo qualche km non ce la facciamo e saliamo a scaldarci in camper. Sono le 11, mangiamo pane prosciutto e biscotti e vediamo che il radar dice che in venti minuti dovrebbe migliorare il tempo.
Smette di piovere e ripartiamo. Dopo pochi chilometri il cartello: entriamo nella provincia Magallanes, siamo alla “fine del mondo “. Quando Magellano ha scoperto queste terre non sapeva quanto fossero difficili e ha definito “pacifico” un mare turbolento come l’Oceano Pacifico.
Andiamo come dei missili e alle 14 siamo in vista della nostra metà: l’Estancia Rio Penitente. Ci danno il benvenuto i lama patagonici dell’estancia.
L’Estancia è del 1890 e ha delle sale biblioteca enormi e affascinanti.
Tutti a fare la siesta dopo una cerveza!
Dopo cena, passeggiata per i campi dell’estancia tra strumenti di lavoro, botteghe e casette della servitù. Poi mi siamo goduti gli interni con camini in tutte le stanze, legno che scricchiola, profumo di antico. Nel secolo scorso queste estancia erano realtà autonome, isolate, autosufficienti. Ci vivevano una trentina di famiglie (fabbri, stallieri, Gauchos, carpentieri, falegnami, cuochi, ecc) tutti con la loro casetta e con la propria bottega tutto intorno all’edificio principale.