Ultima tappa continentale verso sud da Punta Arenas per arrivare alla “fine della ruta de la fin du mundo”, al Fuerte Bulnes.
Si parte verso sud e si vedono diverse carcasse di navi travolte dalle intemperie antartiche (foto 1).
Siamo di fronte allo stretto di Magellano (foto 2).
Oltre lo stretto si vedono le isole cilene (foto 3 e foto 4) che sono rimaste a sud del passaggio di Magellano nella sua circumnavigazione del mondo.
Dalla cartina di foto 5 (occhio: la terra è azzurra, il mare bianco) si vede bene che a sud della penisola di Brunswick (dove siamo noi) ci sono solo isole (compresa la isla grande de tierra del fuego). Si vede il tratteggio della rotta di Magellano. La strada finisce al Fuerte Bulnes, poi si potrebbe proseguire a piedi fino al faro di Cabo Froward. Ebbene sì, siamo proprio alla fine del mondo.
L’entrata nel Fuerte (foto 6) porta velocemente al forte. É del 1843, quando i cileni hanno deciso di annettersi questo pezzo estremo del mondo. Erano un governatore e 9 soldati. Il forte serviva per difendersi dai Tehuelche. Quando la colonia è cresciuta hanno deciso di fondare Punta Arenas in una zona meno esposta a venti e intemperie (foto 7-8-9-10-11-12).
Il viaggio in bici prima dell’abbandono del continente per “l’isla grande de Tierra del Fuego” è stata di 30 tappe, 3 mila km (di cui 700 sterrati) e salite per 28 mila metri.
Carichiamo le bici in camper per tornare a Punta Arenas.
Il pomeriggio è dedicato al bucato per chi non parte (foto 14) e al museo dedicato in massima parte a Magellano (foto 15 – 16 -17 – 18 – 19) con la copia di una delle sue anguste navi con le quali fece la storia del mondo e della Patagonia. Ma chi conosce la storia di Magellano e delle sue imprese? Vedere il museo e vedere la copia della sua nave è una enorme sorpresa che fa immediatamente pensare a quanto gli uomini possano fare la storia. Il viaggio di Ferdinando Magellano rappresenta una delle più grandi imprese esplorative della storia, segnando la prima circumnavigazione completa del globo terrestre in condizioni metereologiche avverse. Momento storico/culturale importante per il gruppo che si nutre di bici e salame!
Poi Gigi e Alberto organizzano la grigliata.
A cena Gigi scatena una serie di riflessioni su questi due mesi di viaggio (12 novembre – 11 gennaio)…si ride, ci si emoziona, vengono fuori pezzi profondi di tutti noi.